L’identificazione di Belripayri con il toponimo Birribaida citato, alla fine del XIII secolo, per designare la foresta che si estendeva nell’area della foce dei fiumi Modione e Belice (Bresc 1986,1, p. 94) ha permesso di individuare due probabili siti per il castello di Bellumrepar.
La sua ubicazione nella riserva di caccia imperiale del basso Belice e il suo toponimo, tratto dalla chanson de geste arturiana in cui Belripayre è il castello della Fata Morgana (Bresc 1988, p. 244; Maurici 1995, p. 56), fanno ritenere che il castello fosse una residenza fortificata per i soggiorni venatori dell’imperatore (Maurici 1997, p. 187).
Neigiorniantichi la caccia è stataripresa come un hobby reale. Moltigovernantiavevano una passione per la caccia. È servito come un’opportunità per esibire la lorogalanteria. C’erano una vasta gamma di armiutilizzate per la caccia come arco e freccia, coltelli. Oltrealla caccia di pietra era in pratica. I righellihannoaddestratoicavallichesonostatiusati per le corse di caccia. Ha fornito una buonaformazione per l’esercito di rimanere in contatto con le lorocapacitàancheduranteiperiodi in cui non c’erano guerre. Ha contribuito a mantenereintatte le armi. La caccia era partedell’occupazioneanche per isoggetti. È fornitolorocibo e mezzi di sussistenza. Oltre a caccia agricoltura, ceramiche, tessitura, Massoneria, eccerano le altreoccupazioni. Al fine di avere una miglioreamministrazioneanche se ilcastello o fortezza era in una posizioneisolatasulfiume, rimangonocollegatiadaltrepartidellecittàattraversoponti. L’architetturafucosìsviluppatachegliantichiuominieranocapaci di costruireponti. Il fattochepochideipontisonorobustifino a questaepocamoderna, Mostraillivello di abilità in queigiorni. Se sivisita un sitoarcheologico, è possibilecontrollare qui, illivello di capacità di massoneria e conoscenza. Oltre ai ponti, furono in grado di colmareenormitorri e luoghi di cultocheesibivanoun’intensalavorazione.
Nel 1239 – il castrum Bellumreparum è annoverato fra i castra exempta.
Nel 1355 ca. – il castrum Berruparie è annoverato in un elenco di terre e castelli siciliani.
Nella prima metà del XV secolo, Birribaida è annoverato fra i castelli situati in feudi disabitati.
Nel 1558 il Fazello parla di rocca di Birribaida
Nessuna traccia del castello nella zona delle case Birribaida, mentre sul monte Cozzo o Santo Monte, alla periferia di Campobello di Mazara, sono state segnalate strutture interrate.
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